domenica 17 febbraio 2008

TRADITA LA FIDUCIA DEI CLIENTI DI BANCA INTESA

Gli ultimi a sapere della cessione di 36 sportelli da Banca Intesa a Veneto Banca sono stati i clienti, cioè coloro verso i quali una banca seria ha il massimo dovere di correttezza. Alcuni hanno avuto un preavviso di appena una settimana, cioè un lasso di tempo in cui è impossibile rendere pienamente operativo un nuovo c/c presso un diverso istituto di credito. Se si considera che i lavori di trasloco e cambiamento di insegne sono già cominciati il 16 febbraio, si capisce che i tempi per un tempestivo avviso c’erano. Non è azzardato affermare che l’unico motivo per cui non si è fatto è stato per imporre ai clienti il passaggio a Veneto Banca. Si configura, in definitiva, una vera e propria compravendita di clienti che, seppur lecita, sussistendo il diritto di recesso, è atto sleale nei confronti di tutti coloro che avevano creduto di poter affidare con tranquillità a Banca Intesa la delicata gestione delle proprie finanze e risparmi.

sabato 9 febbraio 2008

BOIKOTT BANCA INTESA!

Ieri ho ricevuto la seguente missiva da Banca Intesa:

"Gentile Cliente,

a seguito della fusione a suo tempo avvenuta fra Intesa e Sanpaolo, e dei conseguenti riflessi normativi, è prevista la cessione di alcune nostre Filiali in Italia.
In particolare, la Filiale nella quale Lei intrattiene i rapporti, dal 18 p.v. entrerà a far parte di Veneto Banca S.p.A., primaria controparte bancaria con 133 sportelli sul territorio." Eccetera.

Leggo queste righe asettiche e tardo a capire che mi comunicano di avermi venduto a un'altra banca come fossi un calciatore, senza però alcuna contropartita. Così l'incazzatura monta lentamente, mentre medito sulle conseguenze di tutto ciò. Realizzo che dovrò cercarmi una nuova banca, perché è chiaro che i miei pochi soldi a questi felloni non glieli farò tenere. Nuove carte di credito, ma soprattutto mesi di tempo prima che il sistema delle domiciliazioni cominci a funzionare a dovere (ne ho avuta faticosa esperienza già una volta in passato...). Intanto comincio con lo scrivere a Banca Intesa l'e-mail che copio e incollo qui sotto. Lo so, non serve a niente, ma intanto almeno un pochino mi sfogo.

"In relazione all'informativa con cui mi comunicate, con appena 15 giorni d'anticipo, del trasferimento dei miei rapporti a Veneto Banca, con i conseguenti disagi, tra cui le probabili variazioni di condizioni, ho solo un semplice commento da fare:

VERGOGNA!

Per quanto riguarda, nel mio piccolo cercherò di fare in modo che il vantaggio che Vi aspettate da questa operazione sia compensato da una perdita di dieci volte tanto in termini di pubblicità negativa."

Aggiornamento (16/2/08)

Premesso che sui tempi della comunicazione ho commesso un'imprecisione, nel senso che il preavviso mi è arrivato in realtà con 10 giorni di anticipo, che con il fine settimana si riducono a 7, sono venuto a sapere, leggendo il forum in www.adusbef.it, che se anche io chiedessi il trasferimento del c/c ad altro sportello, esso mi verrebbe negato. A conferma che il mio rapporto di c/c è stato proprio venduto. Vi so dire anche a quanto, approssimativamente: visto che Banca Intesa ha venduto 36 sportelli a Veneto Banca per 274,4 milioni di euro (fonte), la mia filiale con tutti i clienti dentro è costata circa 7,6 milioni. Considerando che il suo valore senza clienti sarebbe assai inferiore, facendo il conto di qualche migliaio di clienti, posso dedurne che sono stato venduto a circa 1000 €. Nel mio caso sono del tutto sprecati.