venerdì 4 maggio 2007
eBay o e-merd?
Ho avuto una sola esperienza con eBay (d'ora in avanti ridenominata e-merd) e mi è stata più che sufficiente. In sintesi:
1) trovo l'asta che mi interessa e la vinco.
2) sulle modalità di pagamento la prima sorpresa: il venditore vuole il feedback positivo PRIMA di inviare l'oggetto, se la merce non è spedita per raccomandata. Strano: su tutte le pagine di e-merd viene sbandierata la loro attenzione per la correttezza, ma tanto attenti non sono, visto che oltre a questo ci sono decine di annunci che sostengono di regalarti 100 euro in cambio di 30. Comunque scelgo la raccomandata.
3) Decido di scegliere il pagamento via PayPal, visto che e-merd (che possiede PayPal) assicura che i pagamenti con PayPal sono privi di commissioni aggiuntive. Intanto però devo anticipare 1,50 euri per poter diventare utente verificato (restituibili in futuro). Eh sì, la sicurezza si paga, ma con e-merd che vigila sui miei acquisti posso dormire sonni tranquilli!
4) Ora pago. Infiniti form, sì lo so, me l'hai già scritto 100 volte che il prezzo è di 11 euri e rotti, mi si romperà il mouse a forza di premere OK. Eccoci finalmente all'ultima schermata, ma... cosa c'è scritto adesso? Commissione 5%!!! Siccome tra asta e registrazione PayPal ho perso due ore (facevo prima ad andare in centro), la somma è esigua, insomma...pago.
5) Pago ma protesto. Non è tanto per l'importo che ho pagato in più, ma se avessi saputo di dover pagare delle commissioni aggiuntive per usare PayPal non avrei perso il tempo di registrarmi. PayPal mi risponde che loro sconsigliano i venditori di applicare commissioni. Sconsigliano??? Brutti str... pubblicizzate in tutti i modi che le commissioni NON CI SONO, NON CHE SONO SCONSIGLIATE!!!!
6) Tento di protestare anche sul forum di e-merd, ma... il venditore si è incazzato del mio feedback, ha fatto ripicca, sono a -1 e quindi sono escluso dal forum e... non posso protestare.
7) Chiudo immediatamente l'account di PayPal, che naturalmente non ci pensa nemmeno a restituirmi gli 1,50 euri.
Conclusione: ho pagato 50% più del dovuto. Nel frattempo vengo a sapere che se vuoi vendere qualcosa deve fare prima un po' di false vendite per via del feedback. Gli annunci palesemente truffaldini rimangono. Insomma, e-merd è rigorosa solo quando chiede soldi.
A me queste grandi aziende, che siano di e-marketing piuttosto che di telefonia non importa, che fondano le loro ricchezze con il metodo di fregare pochi spiccioli ma sistematicamente e subdolamente, fanno vomitare. Ciò mi convince sempre di più che è meglio andare al negozietto sotto casa, probabilmente ci troverò qualcuno simpatico.
Boicottate e-merd!!!
Aggiornamento (16/5/07): Siccome tempo fa e-bay mi scrisse di avermi sospeso l'account per esser "sospettato" di aver fatto una doppia registrazione (cosa non vera), risposi con una letteraccia dicendo di chiudere pure il mio account (l'unico) e pari letteraccia a PayPal per chiedere, con 18 mesi di ritardo, la restituzione di 1,50€. Ebbene, udite udite! Me li hanno ridati. Tanto dovevo per rendere onore al vero.
1) trovo l'asta che mi interessa e la vinco.
2) sulle modalità di pagamento la prima sorpresa: il venditore vuole il feedback positivo PRIMA di inviare l'oggetto, se la merce non è spedita per raccomandata. Strano: su tutte le pagine di e-merd viene sbandierata la loro attenzione per la correttezza, ma tanto attenti non sono, visto che oltre a questo ci sono decine di annunci che sostengono di regalarti 100 euro in cambio di 30. Comunque scelgo la raccomandata.
3) Decido di scegliere il pagamento via PayPal, visto che e-merd (che possiede PayPal) assicura che i pagamenti con PayPal sono privi di commissioni aggiuntive. Intanto però devo anticipare 1,50 euri per poter diventare utente verificato (restituibili in futuro). Eh sì, la sicurezza si paga, ma con e-merd che vigila sui miei acquisti posso dormire sonni tranquilli!
4) Ora pago. Infiniti form, sì lo so, me l'hai già scritto 100 volte che il prezzo è di 11 euri e rotti, mi si romperà il mouse a forza di premere OK. Eccoci finalmente all'ultima schermata, ma... cosa c'è scritto adesso? Commissione 5%!!! Siccome tra asta e registrazione PayPal ho perso due ore (facevo prima ad andare in centro), la somma è esigua, insomma...pago.
5) Pago ma protesto. Non è tanto per l'importo che ho pagato in più, ma se avessi saputo di dover pagare delle commissioni aggiuntive per usare PayPal non avrei perso il tempo di registrarmi. PayPal mi risponde che loro sconsigliano i venditori di applicare commissioni. Sconsigliano??? Brutti str... pubblicizzate in tutti i modi che le commissioni NON CI SONO, NON CHE SONO SCONSIGLIATE!!!!
6) Tento di protestare anche sul forum di e-merd, ma... il venditore si è incazzato del mio feedback, ha fatto ripicca, sono a -1 e quindi sono escluso dal forum e... non posso protestare.
7) Chiudo immediatamente l'account di PayPal, che naturalmente non ci pensa nemmeno a restituirmi gli 1,50 euri.
Conclusione: ho pagato 50% più del dovuto. Nel frattempo vengo a sapere che se vuoi vendere qualcosa deve fare prima un po' di false vendite per via del feedback. Gli annunci palesemente truffaldini rimangono. Insomma, e-merd è rigorosa solo quando chiede soldi.
A me queste grandi aziende, che siano di e-marketing piuttosto che di telefonia non importa, che fondano le loro ricchezze con il metodo di fregare pochi spiccioli ma sistematicamente e subdolamente, fanno vomitare. Ciò mi convince sempre di più che è meglio andare al negozietto sotto casa, probabilmente ci troverò qualcuno simpatico.
Boicottate e-merd!!!
Aggiornamento (16/5/07): Siccome tempo fa e-bay mi scrisse di avermi sospeso l'account per esser "sospettato" di aver fatto una doppia registrazione (cosa non vera), risposi con una letteraccia dicendo di chiudere pure il mio account (l'unico) e pari letteraccia a PayPal per chiedere, con 18 mesi di ritardo, la restituzione di 1,50€. Ebbene, udite udite! Me li hanno ridati. Tanto dovevo per rendere onore al vero.
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3 commenti:
ciao! ti scrivo a seguito di una ricerca in rete. ho visto che tenevi una rubrica sullo spectrum su m&p, sto cercando una pubblicità presente negli anni tra l'87 e l'89, sulla stessa rivista... era di una azienda chiamata "compu-qualcosa-", il cui slogan recitava "computer costruiti in italia, nella verde umbria (molto simile alla california). so che è molto e che sono uno sconosciuto ma.. se per caso ne avessi una copia e riuscissi a scannerizzarla / fotografarla, avresti tutta la mia gratitudine!
momo at allagrandissima . com
Ciao Marco.
Dunque, 1986...Roma, Montesacro. 1987 Hannover. 1988, Roma Torrino. 1991, Udine. 1993, Padova in affitto. 1996, Padova in proprietà. 2001, in un altro comune ancora. In tutto fanno cinque traslochi... il che significa che la probabilità di ritrovare non solo m&p, ma anche solo i miei articoli è zero...
Mi spiace molto Marco, ma grazie di avermi pensato!
grazie a te comunque :)
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